sabato 7 settembre 2019

Racconto a puntate

PRIMA PUNTATA



Lidia arriva di buon ora nella sua piccola libreria; gira il cartello Aperto e  richiude la porta alle sue spalle. Le basta attraversare la strada per arrivare all’unico bar caffetteria del paese.
Giorgio e Caterina, ormai sessantenni, gestiscono da trent’anni il bar di famiglia. I due figli maschi della coppia quest’anno sono partiti per Londra, in cerca di fortuna e per imparare la lingua. Così si dice quando un paesino di trecento anime ti sta stretto.
Un solo bar, Giorgio’s e due ristoranti, un ufficio postale, una libreria, la banca e due piccoli generi alimentari è questo il mondo concentrato quassù.
Per fortuna due altri piccoli centri abitati distano rispettivamente quindici e venti minuti di auto.
Grazie a Dio là ci sono altri servizi compresa una farmacia e l’ospedale.
Il trentino offre paesaggi mozzafiato, meravigliosi laghi, dove la natura sembra essere incontaminata. Qui la presenza delle montagne rende tutto magico, tanto che ogni anno, specie nei mesi invernali queste zone sono visitate da numerosi turisti, grazie anche alla vicinanza con rinomate piste sciistiche.
Questo inverno è il più rigido degli ultimi vent’anni; l’ha detto il telegiornale.
Da Giorgio’s la Tv è perennemente sintonizzata sul canale delle news 24 h. Mentre aspetta che Caterina le prepari il caffè, Lidia apprende dell’ultima strage terroristica avvenuta in Germania, l’ennesima in cui anche una giovane italiana ha perso la vita. Chi fugge dall’Italia per crearsi un avvenire è spesso un cittadino modello, conosce quattro o cinque lingue, ha una o due lauree e una mente eccellente. Sembra che la sorte si accanisca sulle persone migliori.
Il Natale è imminente e ascoltare queste notizie mette parecchia tristezza.
Davanti al bar c’è un piccolo spazio, non è una vera e propria piazza; quest’anno il comune ha addobbato un albero di Natale verde con luci che a intermittenza cambiano colore: rosso, azzurro, giallo e un pupazzo di neve.
Lidia lo osserva sconsolata per le notizie ascoltate prima e allo stesso tempo desiderosa di afferrare nell’aria prenatalizia che qualcosa di bello ancora possa accadere.
Caterina le ha versato il caffè in un bicchiere di cartoncino spesso ricoperto dal coperchio. Al mattino riesce solo a prendere un caffè lungo con molto zucchero. Al negozio c’è da sistemare una scatola arrivata ieri con libri per ragazzi.
L’altro giorno con l’aiuto di Marta, la postina, ha sistemato la vetrina e ha appeso un Buon Natale lampeggiante e una coroncina verde con un Babbo Natale al centro.
Ogni tanto Marta le fa compagnia, con la scusa di consultare i nuovi arrivi e prendere una tazza di cioccolata calda, anche se ultimamente le visite sono diminuite. La posta nel periodo natalizio raddoppia e da un anno il nuovo direttore pretende che dopo la fine del suo giro, Marta resti in ufficio per almeno qualche ora a catalogare e controllare la corrispondenza.
In realtà Alberto, il nuovo direttore, da quando ha preso servizio, ha rimesso in sesto le sorti dell’ufficio postale, a seguito di una cattiva gestione precedente.
È riuscito a far avvicinare molti utenti a operazioni di investimento: fondi pensione e programmi previdenziali. Attraverso appositi cartelloni ha pubblicizzato nuovi servizi postali per l’invio della corrispondenza e il servizio telefonia.


Lidia ha cinquantadue anni, la passione per i libri risale alle medie, quando innamorata del suo professore, leggeva tutti quelli che lui consigliava agli alunni per le vacanze.
I Malavoglia e I Promessi Sposi, sono state per lei le prime letture. Ha continuato con i capolavori di Pirandello e Italo Svevo. Si è poi appassionata presto anche al teatro, fin da quando il professore organizzava la recita di fine anno con un’opera di Pirandello.
Per un periodo piuttosto lungo la lettura diventa la sua occupazione principale. Approda ai gialli e ai libri di avventure di Wilbur Smith e Patricia Cornwell, legge anche Moravia e Ken Follett, Mary Higgins Clark e Oriana Fallaci, scopre la filosofia con Il Mondo di Sofia di Jostein Gaaeder e legge Sofocle e Goethe.
Sua sorella maggiore Lara, ha avuto invece un diverso approccio con lo studio e con tutto il resto. Sposerà un suo compagno delle superiori a ventiquattro anni e qualche anno dopo si trasferirà a Torino.
Almeno una volta la settimana si sentono per telefono. Un rapporto a distanza amichevole e a tratti affettuoso lo ha anche con i due nipoti.
Mancano sei giorni a Natale, Lara ha già fatto sapere che non la raggiungerà; suo marito ha preso l’influenza e l’ha attaccata anche a lei.
Arriverà sicuramente ai primi di gennaio, quando si prevede neve più abbondante e le piste si riempiranno di sole.
Il negozio di Lidia dispone di una piccola saletta con un divanetto e due sedie con un tavolino, per rendere confortevole il soggiorno per chi volesse fermarsi a consultare o leggere qualche libro.
Oltre agli scaffali, ha posto negli angoli delle lampade, che rendono l’atmosfera più piacevole, il silenzio delle montagne fa il resto. Il banco con la cassa è all’ingresso, mentre alle spalle c’è una piccola scrivania con il computer, dove Lidia ama sedersi e scrivere racconti.
Il posto in cui vive è un piccolo paradiso e una prigione allo stesso tempo; in certi mesi dell’anno è deserto e ha le sembianze di un paesotto senza grandi prospettive. Ma quando arriva la stagione invernale e in alcuni giorni estivi è meta di turisti che arrivano da tutto il mondo.
Sulla destra della scrivania ci sono due cassetti; non ha mai pubblicato nessun racconto, ma quando crede più opportuno, li stampa e li rilegge, poi li ripone in uno dei cassetti.
Questa mattina è passata solo sua cugina Clara a prendere un libro per la figlia.
L’unica parente rimasta lì; ha quattro figlie femmine. Ogni tanto la invitano a pranzo. Le ragazze, tutte in età da marito, non fanno altro che parlare di rossetti e di feste. Ogni sabato si recano giù al paese, nell’unica discoteca della zona.

Le conversazioni della domenica vertono sempre su qualche bel giovanotto arrivato per le vacanze, del suo aspetto, della sua auto. Lo scorso anno Gemma, la primogenita ha preso una sbandata per un tipo di Roma, arrivato insieme a un gruppo di amici. Tutte le sere prima che Lidia chiudesse il negozio, vedeva l’auto di Lorenzo, con tutte e quattro le figlie caricate su che faceva da taxi. 
...TO BE CONTINUED

La prossima puntata verrà pubblicata fra il 15 e il 30 settembre, nel frattempo è OBBLIGATORIO Immaginare come continuerà...

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