Lidia
arriva di buon ora nella sua piccola libreria; gira il cartello Aperto e
richiude la porta alle sue spalle. Le basta attraversare la strada per
arrivare all’unico bar caffetteria del paese.
Giorgio
e Caterina, ormai sessantenni, gestiscono da trent’anni il bar di famiglia. I
due figli maschi della coppia quest’anno sono partiti per Londra, in cerca di
fortuna e per imparare la lingua. Così si dice quando un paesino di trecento
anime ti sta stretto.
Un
solo bar, Giorgio’s e due ristoranti,
un ufficio postale, una libreria, la banca e due piccoli generi alimentari è questo il mondo concentrato quassù.
Per
fortuna due altri piccoli centri abitati distano rispettivamente quindici e
venti minuti di auto.
Grazie
a Dio là ci sono altri servizi compresa una farmacia e l’ospedale.
Il
trentino offre paesaggi mozzafiato, meravigliosi laghi, dove la natura sembra
essere incontaminata. Qui la presenza delle montagne rende tutto magico, tanto
che ogni anno, specie nei mesi invernali queste zone sono visitate da numerosi
turisti, grazie anche alla vicinanza con rinomate piste sciistiche.
Questo
inverno è il più rigido degli ultimi vent’anni; l’ha detto il telegiornale.
Da
Giorgio’s la Tv è perennemente
sintonizzata sul canale delle news 24 h. Mentre aspetta che Caterina le prepari
il caffè, Lidia apprende dell’ultima strage terroristica avvenuta in Germania,
l’ennesima in cui anche una giovane italiana ha perso la vita. Chi fugge dall’Italia
per crearsi un avvenire è spesso un cittadino modello, conosce quattro o cinque
lingue, ha una o due lauree e una mente eccellente. Sembra che la sorte si
accanisca sulle persone migliori.
Il
Natale è imminente e ascoltare queste notizie mette parecchia tristezza.
Davanti
al bar c’è un piccolo spazio, non è una vera e propria piazza; quest’anno il comune
ha addobbato un albero di Natale verde con luci che a intermittenza cambiano
colore: rosso, azzurro, giallo e un pupazzo di neve.
Lidia
lo osserva sconsolata per le notizie ascoltate prima e allo stesso tempo
desiderosa di afferrare nell’aria prenatalizia che qualcosa di bello ancora
possa accadere.
Caterina
le ha versato il caffè in un bicchiere di cartoncino spesso ricoperto dal
coperchio. Al mattino riesce solo a prendere un caffè lungo con molto zucchero.
Al negozio c’è da sistemare una scatola arrivata ieri con libri per ragazzi.
L’altro
giorno con l’aiuto di Marta, la postina, ha sistemato la vetrina e ha appeso un
Buon Natale lampeggiante e una
coroncina verde con un Babbo Natale al centro.
Ogni
tanto Marta le fa compagnia, con la scusa di consultare i nuovi arrivi e
prendere una tazza di cioccolata calda, anche se ultimamente le visite sono
diminuite. La posta nel periodo natalizio raddoppia e da un anno il nuovo
direttore pretende che dopo la fine del suo giro, Marta resti in ufficio per
almeno qualche ora a catalogare e controllare la corrispondenza.
In
realtà Alberto, il nuovo direttore, da quando ha preso servizio,
ha rimesso in sesto le sorti dell’ufficio postale, a seguito di una cattiva
gestione precedente.
È
riuscito a far avvicinare molti utenti a operazioni di investimento: fondi
pensione e programmi previdenziali. Attraverso appositi cartelloni ha
pubblicizzato nuovi servizi postali per l’invio della corrispondenza e il
servizio telefonia.
Lidia
ha cinquantadue anni, la passione per i libri risale alle medie, quando
innamorata del suo professore, leggeva tutti quelli che lui consigliava agli
alunni per le vacanze.
I Malavoglia e I
Promessi Sposi, sono
state per lei le prime letture. Ha continuato con i capolavori di Pirandello e Italo Svevo. Si è poi
appassionata presto anche al teatro, fin da quando il professore organizzava la
recita di fine anno con un’opera di Pirandello.
Per
un periodo piuttosto lungo la lettura diventa la sua occupazione principale.
Approda ai gialli e ai libri di avventure di Wilbur Smith e Patricia Cornwell,
legge anche Moravia e Ken Follett, Mary Higgins Clark e Oriana Fallaci, scopre la
filosofia con Il Mondo di Sofia di
Jostein Gaaeder e legge Sofocle e
Goethe.
Sua
sorella maggiore Lara, ha avuto invece un diverso approccio con lo studio e con tutto il resto. Sposerà un suo compagno delle superiori a ventiquattro anni e qualche
anno dopo si trasferirà a Torino.
Almeno
una volta la settimana si sentono per telefono. Un rapporto a distanza
amichevole e a tratti affettuoso lo ha anche con i due nipoti.
Mancano
sei giorni a Natale, Lara ha già fatto sapere che non la raggiungerà; suo
marito ha preso l’influenza e l’ha attaccata anche a lei.
Arriverà
sicuramente ai primi di gennaio, quando si prevede neve più abbondante e le
piste si riempiranno di sole.
Il
negozio di Lidia dispone di una piccola saletta con un divanetto e due sedie
con un tavolino, per rendere confortevole il soggiorno per chi volesse fermarsi
a consultare o leggere qualche libro.
Oltre
agli scaffali, ha posto negli angoli delle lampade, che rendono l’atmosfera più
piacevole, il silenzio delle montagne fa il resto. Il banco con la cassa è
all’ingresso, mentre alle spalle c’è una piccola scrivania con il computer, dove
Lidia ama sedersi e scrivere racconti.
Il
posto in cui vive è un piccolo paradiso e una prigione allo stesso tempo; in
certi mesi dell’anno è deserto e ha le sembianze di un paesotto senza grandi
prospettive. Ma quando arriva la stagione invernale e in alcuni giorni estivi è
meta di turisti che arrivano da tutto il mondo.
Sulla
destra della scrivania ci sono due cassetti; non ha mai pubblicato nessun
racconto, ma quando crede più opportuno, li stampa e li
rilegge, poi li ripone in uno dei cassetti.
Questa
mattina è passata solo sua cugina Clara a prendere un libro per la figlia.
L’unica
parente rimasta lì; ha quattro figlie femmine. Ogni tanto la invitano a
pranzo. Le ragazze, tutte in età da marito, non fanno altro che parlare di
rossetti e di feste. Ogni sabato si recano giù al paese, nell’unica discoteca
della zona.
Le
conversazioni della domenica vertono sempre su qualche bel giovanotto arrivato
per le vacanze, del suo aspetto, della sua auto. Lo scorso anno Gemma, la
primogenita ha preso una sbandata per un tipo di Roma, arrivato insieme
a un gruppo di amici. Tutte le sere prima che Lidia chiudesse il negozio,
vedeva l’auto di Lorenzo, con tutte e quattro le figlie caricate su che faceva
da taxi.
...TO BE CONTINUED
La prossima puntata verrà pubblicata fra il 15 e il 30 settembre, nel frattempo è OBBLIGATORIO Immaginare come continuerà...
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